Commento, spiegazione e studio di 1 Corinzi 10:15-33, verso per verso
Io parlo come a persone intelligenti; giudicate voi di quello che dico.
Il calice della benedizione che noi benediciamo, non è egli la comunione col sangue di Cristo? Il pane, che noi rompiamo, non è egli la comunione col corpo di Cristo?
Siccome v'è un unico pane, noi, che siam molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell'unico pane.
Guardate l'Israele secondo la carne; quelli che mangiano i sacrifici non hanno essi comunione con l'altare?
Che dico io dunque? Che la carne sacrificata agl'idoli sia qualcosa? Che un idolo sia qualcosa?
Tutt'altro; io dico che le carni che i Gentili sacrificano, le sacrificano ai demoni e non a Dio; or io non voglio che abbiate comunione coi demoni.
Voi non potete bere il calice del Signore e il calice de' demoni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni.
O vogliamo noi provocare il Signore a gelosia? Siamo noi più forti di lui?
Ogni cosa è lecita ma non ogni cosa è utile; ogni cosa è lecita ma non ogni cosa edifica.
Nessuno cerchi il proprio vantaggio, ma ciascuno cerchi l'altrui.
Mangiate di tutto quello che si vende al macello senza fare inchieste per motivo di coscienza;
perché al Signore appartiene la terra e tutto quello ch'essa contiene.
Se qualcuno de' non credenti v'invita, e voi volete andarci, mangiate di tutto quello che vi è posto davanti, senza fare inchieste per motivo di coscienza.
Ma se qualcuno vi dice: Questa è cosa di sacrifici, non ne mangiate per riguardo a colui che v'ha avvertito, e per riguardo alla coscienza;
alla coscienza, dico, non tua, ma di quell'altro; infatti, perché la mia libertà sarebb'ella giudicata dalla coscienza altrui?
E se io mangio di una cosa con rendimento di grazie, perché sarei biasimato per quello di cui io rendo razie?
Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun'altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio.
Non siate d'intoppo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio:
sì come anch'io compiaccio a tutti in ogni cosa, non cercando l'utile mio proprio, ma quello de' molti, affinché siano salvati.