Commento, spiegazione e studio di 1 Corinzi 15:16-28, verso per verso
Difatti, se i morti non risuscitano, neppur Cristo è risuscitato;
e se Cristo non è risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati.
Anche quelli che dormono in Cristo, son dunque periti.
Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini.
Ma ora Cristo è risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono.
Infatti, poiché per mezzo d'un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo d'un uomo è venuta la resurrezione dei morti.
Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saran tutti vivificati;
ma ciascuno nel suo proprio ordine: Cristo, la primizia; poi quelli che son di Cristo, alla sua venuta;
poi verrà la fine, quand'egli avrà rimesso il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà ed ogni potenza.
Poiché bisogna ch'egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi.
L'ultimo nemico che sarà distrutto, sarà la morte.
Difatti, Iddio ha posto ogni cosa sotto i piedi di esso; ma quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che Colui che gli ha sottoposto ogni cosa, ne è eccettuato.
E quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a Colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.