Commento, spiegazione e studio di 1 Corinzi 15:20-57, verso per verso
Ma ora Cristo è risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono.
Infatti, poiché per mezzo d'un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo d'un uomo è venuta la resurrezione dei morti.
Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saran tutti vivificati;
ma ciascuno nel suo proprio ordine: Cristo, la primizia; poi quelli che son di Cristo, alla sua venuta;
poi verrà la fine, quand'egli avrà rimesso il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà ed ogni potenza.
Poiché bisogna ch'egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi.
L'ultimo nemico che sarà distrutto, sarà la morte.
Difatti, Iddio ha posto ogni cosa sotto i piedi di esso; ma quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che Colui che gli ha sottoposto ogni cosa, ne è eccettuato.
E quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a Colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.
Altrimenti, che faranno quelli che son battezzati per i morti? Se i morti non risuscitano affatto, perché dunque son essi battezzati per loro?
E perché anche noi siamo ogni momento in pericolo?
Ogni giorno sono esposto alla morte; si, fratelli, com'è vero ch'io mi glorio di voi, in Cristo Gesù, nostro Signore.
Se soltanto per fini umani ho lottato con le fiere ad Efeso, che utile ne ho io? Se i morti non risuscitano, mangiamo e beviamo, perché domani morremo.
Non v'ingannate: le cattive compagnie corrompono i buoni costumi.
Svegliatevi a vita di giustizia, e non peccate; perché alcuni non hanno conoscenza di Dio; lo dico a vostra vergogna.
Ma qualcuno dirà: come risuscitano i morti? E con qual corpo tornano essi?
Insensato, quel che tu semini non è vivificato, se prima non muore;
e quanto a quel che tu semini, non semini il corpo che ha da nascere, ma un granello ignudo, come capita, di frumento, o di qualche altro seme;
e Dio gli dà un corpo secondo che l'ha stabilito; e ad ogni seme, il proprio corpo.
Non ogni carne è la stessa carne; ma altra è la carne degli uomini, altra la carne delle bestie, altra quella degli uccelli, altra quella dei pesci.
Ci sono anche de' corpi celesti e de' corpi terrestri; ma altra è la gloria de' celesti, e altra quella de' errestri.
Altra è la gloria del sole, altra la gloria della luna, e altra la gloria delle stelle; perché un astro è ifferente dall'altro in gloria.
Così pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile, e risuscita incorruttibile;
è seminato ignobile, e risuscita glorioso; è seminato debole, e risuscita potente;
è seminato corpo naturale, e risuscita corpo spirituale. Se c'è un corpo naturale, c'è anche un corpo spirituale.
Così anche sta scritto: il primo uomo, Adamo, fu fatto anima vivente; l'ultimo Adamo è spirito vivificante.
Però, ciò che è spirituale non vien prima; ma prima, ciò che è naturale; poi vien ciò che è spirituale.
Il primo uomo, tratto dalla terra, è terreno; il secondo uomo è dal cielo.
Quale è il terreno, tali sono anche i terreni; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti.
E come abbiamo portato l'immagine del terreno, così porteremo anche l'immagine del celeste.
Or questo dico, fratelli, che carne e sangue non possono eredare il regno di Dio né la corruzione può eredare la incorruttibilità.
Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo mutati,
in un momento, in un batter d'occhio, al suon dell'ultima tromba. Perché la tromba suonerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo mutati.
Poiché bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità, e che questo mortale rivesta immortalità.
E quando questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità, e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: La morte è stata sommersa nella vittoria.
O morte, dov'è la tua vittoria? O morte, dov'è il tuo dardo?
Or il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge;
ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo.