Commento, spiegazione e studio di 1 Corinzi 7:25-35, verso per verso
Or quanto alle vergini, io non ho comandamento dal Signore; ma do il mio parere, come avendo ricevuto dal Signore la grazia d'esser fedele.
Io stimo dunque che a motivo della imminente distretta sia bene per loro di restar come sono; poiché per l'uomo in genere è bene di starsene così.
Sei tu legato a una moglie? Non cercar d'esserne sciolto. Sei tu sciolto da moglie? Non cercar moglie.
Se però prendi moglie, non pecchi; e se una vergine si marita, non pecca; ma tali persone avranno tribolazione nella carne, e io vorrei risparmiarvela.
Ma questo io dichiaro, fratelli, che il tempo è ormai abbreviato; talché, d'ora innanzi, anche quelli che hanno moglie, siano come se non l'avessero;
e quelli che piangono, come se non piangessero; e quelli che si rallegrano, come se non si rallegrassero; e quelli che comprano, come se non possedessero;
e quelli che usano di questo mondo, come se non ne usassero, perché la figura di questo mondo passa.
Or io vorrei che foste senza sollecitudine. Chi non è ammogliato ha cura delle cose del Signore, del come potrebbe piacere al Signore;
ma colui che è ammogliato, ha cura delle cose del mondo, del come potrebbe piacere alla moglie.
E v'è anche una differenza tra la donna maritata e la vergine: la non maritata ha cura delle cose del Signore, affin d'esser santa di corpo e di spirito; ma la maritata ha cura delle cose del mondo, del come potrebbe piacere al marito.
Or questo dico per l'utile vostro proprio; non per tendervi un laccio, ma in vista di ciò che è decoroso e affinché possiate consacrarvi al Signore senza distrazione.