Commento, spiegazione e studio di 1 Corinzi 9:15-23, verso per verso
Io però non ho fatto uso d'alcuno di questi diritti, e non ho scritto questo perché si faccia così a mio riguardo; poiché preferirei morire, anziché veder qualcuno render vano il mio vanto.
Perché se io evangelizzo, non ho da trarne vanto, poiché necessità me n'è imposta; e guai a me, se non evangelizzo!
Se lo faccio volenterosamente, ne ho ricompensa; ma se non lo faccio volenterosamente è pur sempre un'amministrazione che m'è affidata.
Qual è dunque la mia ricompensa? Questa: che annunziando l'Evangelo, io offra l'Evangelo gratuitamente, senza valermi del mio diritto nell'Evangelo.
Poiché, pur essendo libero da tutti, mi son fatto servo a tutti, per guadagnarne il maggior numero;
e coi Giudei, mi son fatto Giudeo, per guadagnare i Giudei; con quelli che son sotto la legge, mi son fatto come uno sotto la legge (benché io stesso non sia sottoposto alla legge), per guadagnare quelli che son sotto la legge;
con quelli che son senza legge, mi son fatto come se fossi senza legge (benché io non sia senza legge riguardo a Dio, ma sotto la legge di Cristo), per guadagnare quelli che son senza legge.
Coi deboli mi son fatto debole, per guadagnare i deboli; mi faccio ogni cosa a tutti, per salvarne ad ogni modo alcuni.
E tutto fo a motivo dell'Evangelo, affin d'esserne partecipe anch'io.