Commento, spiegazione e studio di 1 Cronache 12:23-37, verso per verso
Questo è il numero degli uomini armati per la guerra, che si recarono da Davide a Hebron per trasferire a lui la potestà reale di Saul, secondo l'ordine dell'Eterno.
Figliuoli di Giuda, che portavano scudo e lancia, seimila ottocento, armati per la guerra.
De' figliuoli di Simeone, uomini forti e valorosi in guerra, settemila cento.
Dei figliuoli di Levi, quattromila seicento;
e Jehoiada, principe della famiglia d'Aaronne, e con lui tremila settecento uomini;
e Tsadok, giovine forte e valoroso, e la sua casa patriarcale, che contava ventidue capi.
Dei figliuoli di Beniamino, fratelli di Saul, tremila; poiché la maggior parte d'essi fino allora era rimasta fedele alla casa di Saul.
Dei figliuoli d'Efraim, ventimila ottocento: uomini forti e valorosi, gente di gran nome, divisi secondo le loro case patriarcali.
Della mezza tribù di Manasse, diciottomila che furono designati nominatamente, per andare a proclamare re Davide.
Dei figliuoli d'Issacar, che intendevano i tempi, in modo da sapere quel che Israele dovea fare, duecento capi, e tutti i loro fratelli sotto i loro ordini.
Di Zabulon, cinquantamila, atti a servire, forniti per il combattimento di tutte le armi da guerra, e ronti ad impegnar l'azione con cuore risoluto.
Di Neftali, mille capi, e con essi trentasettemila uomini armati di scudo e lancia.
Dei Daniti, armati per la guerra, ventottomila seicento.
Di Ascer, atti a servire, e pronti a ordinarsi in battaglia, quarantamila.
E di là dal Giordano, dei Rubeniti, dei Gaditi e della mezza tribù di Manasse, forniti per il combattimento di tutte le armi da guerra, centoventimila.