Commento, spiegazione e studio di 1 Cronache 16:1-15, verso per verso
Portarono dunque l'arca di Dio e la collocarono in mezzo al padiglione che Davide aveva rizzato per lei; e si offrirono olocausti e sacrifizi di azioni di grazie dinanzi a Dio.
E quando Davide ebbe finito d'offrire gli olocausti e i sacrifizi di azioni di grazie, benedisse il popolo nel nome dell'Eterno;
e distribuì a tutti gl'Israeliti, uomini e donne, un pane per uno, una porzione di carne, e un dolce d'uva secca.
Poi stabilì davanti all'arca dell'Eterno alcuni di fra i Leviti per fare il servizio per ringraziare, lodare e celebrare l'Eterno, l'Iddio d'Israele.
Erano: Asaf, il capo; Zaccaria, il secondo dopo di lui; poi Jeiel, Scemiramoth, Jehiel, Mattithia, Eliab, Benaia, Obed-Edom e Jeiel. Essi sonavano saltèri e cetre, e Asaf sonava i cembali;
i sacerdoti Benaia e Jahaziel sonavano del continuo la tromba davanti all'arca del patto di Dio.
Allora, in quel giorno, Davide diede per la prima volta ad Asaf e ai suoi fratelli l'incarico di cantare le lodi dell'Eterno:
"Celebrate l'Eterno, invocate il suo nome; fate conoscere le sue gesta fra i popoli.
Cantategli, salmeggiategli, meditate su tutte le sue maraviglie.
Gloriatevi nel santo suo nome; si rallegri il cuore di quelli che cercano l'Eterno!
Cercate l'Eterno e la sua forza, cercate del continuo la sua faccia!
Ricordatevi delle maraviglie ch'egli ha fatte, de' suoi miracoli e de' giudizi della sua bocca,
o voi, progenie d'Israele, suo servitore, figliuoli di Giacobbe, suoi eletti!
Egli, l'Eterno, è l'Iddio nostro; suoi giudizi s'esercitano su tutta la terra.
Ricordatevi in perpetuo del suo patto, della parola da lui data per mille generazioni,