Commento, spiegazione e studio di 1 Cronache 16:7-22, verso per verso
Allora, in quel giorno, Davide diede per la prima volta ad Asaf e ai suoi fratelli l'incarico di cantare le lodi dell'Eterno:
"Celebrate l'Eterno, invocate il suo nome; fate conoscere le sue gesta fra i popoli.
Cantategli, salmeggiategli, meditate su tutte le sue maraviglie.
Gloriatevi nel santo suo nome; si rallegri il cuore di quelli che cercano l'Eterno!
Cercate l'Eterno e la sua forza, cercate del continuo la sua faccia!
Ricordatevi delle maraviglie ch'egli ha fatte, de' suoi miracoli e de' giudizi della sua bocca,
o voi, progenie d'Israele, suo servitore, figliuoli di Giacobbe, suoi eletti!
Egli, l'Eterno, è l'Iddio nostro; suoi giudizi s'esercitano su tutta la terra.
Ricordatevi in perpetuo del suo patto, della parola da lui data per mille generazioni,
del patto che fece con Abrahamo, che giurò ad Isacco,
e che confermò a Giacobbe come uno statuto, ad Israele come un patto eterno,
dicendo: "Io ti darò il paese di Canaan per vostra parte di eredità".
Non erano allora che poca gente, pochissimi e stranieri nel paese,
e andavano da una nazione all'altra, da un regno a un altro popolo.
Egli non permise che alcuno li opprimesse; anzi, castigò dei re per amor loro,
dicendo: "Non toccate i miei unti, e non fate alcun male ai miei profeti".