Commento, spiegazione e studio di 1 Pietro 3:9-22, verso per verso
non rendendo male per male, od oltraggio per oltraggio, ma, al contrario, benedicendo; poiché a questo siete stati chiamati onde ereditiate la benedizione.
Perché: Chi vuol amar la vita e veder buoni giorni, rattenga la sua lingua dal male e le sue labbra dal parlar con frode;
si ritragga dal male e faccia il bene; cerchi la pace e la procacci;
perché gli occhi del Signore sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti alle loro supplicazioni; ma la faccia del Signore è contro quelli che fanno il male.
E chi è colui che vi farà del male, se siete zelanti del bene?
Ma anche se aveste a soffrire per cagione di giustizia, beati voi! E non vi sgomenti la paura che incutono e non vi conturbate;
anzi abbiate nei vostri cuori un santo timore di Cristo il Signore, pronti sempre a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domanda ragione della speranza che è in voi, ma con dolcezza e rispetto; avendo una buona coscienza;
onde laddove sparlano di voi, siano svergognati quelli che calunniano la vostra buona condotta in risto.
Perché è meglio, se pur tale è la volontà di Dio, che soffriate facendo il bene, anziché facendo il male.
Poiché anche Cristo ha sofferto un volta per i peccati, egli giusto per gl'ingiusti, per condurci a Dio; ssendo stato messo a morte, quanto alla carne, ma vivificato quanto allo spirito;
e in esso andò anche a predicare agli spiriti ritenuti in carcere,
i quali un tempo furon ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava, ai giorni di Noè, mentre si preparava l'arca; nella quale poche anime, cioè otto, furon salvate tra mezzo all'acqua.
Alla qual figura corrisponde il battesimo (non il nettamento delle sozzure della carne ma la richiesta di una buona coscienza fatta a Dio), il quale ora salva anche voi, mediante la resurrezione di Gesù Cristo,
che, essendo andato in cielo, è alla destra di Dio, dove angeli, principati e potenze gli son sottoposti.