Commento, spiegazione e studio di 1 Re 10:21-27, verso per verso
E tutte le coppe del re Salomone erano d'oro, e tutto il vasellame della casa della "Foresta del Libano" ra d'oro puro. Nulla era d'argento; dell'argento non si faceva alcun conto al tempo di Salomone.
Poiché il re aveva in mare una flotta di Tarsis insieme con la flotta di Hiram; e la flotta di Tarsis, una volta ogni tre anni, veniva a portare oro, argento, avorio, scimmie e pavoni.
Così il re Salomone fu il più grande di tutti i re della terra per ricchezze e per sapienza.
E tutto il mondo cercava di veder Salomone per udir la sapienza che Dio gli avea messa in cuore.
E ognuno gli portava il suo dono: vasi d'argento, vasi d'oro, vesti, armi, aromi, cavalli e muli; e questo avveniva ogni anno.
Salomone radunò carri e cavalieri, ed ebbe mille quattrocento carri e dodicimila cavalieri, che distribuì nelle città dove teneva i suoi carri, e in Gerusalemme presso di sé.
E il re fece sì che l'argento era in Gerusalemme così comune come le pietre, e i cedri tanto abbondanti quanto i sicomori della pianura.