Commento, spiegazione e studio di 1 Re 13:26-32, verso per verso
E quando il profeta che avea fatto tornare indietro l'uomo di Dio ebbe ciò udito, disse: "E' l'uomo di io, ch'è stato ribelle all'ordine dell'Eterno; perciò l'Eterno l'ha dato in balìa d'un leone, che l'ha branato e ucciso, secondo la parola che l'Eterno gli avea detta".
Poi si rivolse ai suoi figliuoli, e disse loro: "Sellatemi l'asino". E quelli glielo sellarono.
E quegli andò, trovò il cadavere disteso sulla strada, e l'asino e il leone che stavano presso il cadavere; l leone non avea divorato il cadavere né sbranato l'asino.
Il profeta prese il cadavere dell'uomo di Dio, lo pose sull'asino, e lo portò indietro; e il vecchio profeta rientrò in città per piangerlo, e per dargli sepoltura.
E pose il cadavere nel proprio sepolcro; ed egli e i suoi figliuoli lo piansero, dicendo:
"Ahi fratel mio!" E quando l'ebbe seppellito, il vecchio profeta disse ai suoi figliuoli: "Quando sarò morto, seppellitemi nel sepolcro dov'è sepolto l'uomo di Dio; ponete le ossa mie accanto alle sue.
Poiché la parola da lui gridata per ordine dell'Eterno contro l'altare di Bethel e contro tutte le case degli alti luoghi che sono nelle città di Samaria, si verificherà certamente".