• 1 Re 19:3

    Elia, vedendo questo, si levò, e se ne andò per salvarsi la vita; giunse a Beer-Sceba, che appartiene a iuda, e vi lasciò il suo servo;

  • 1 Re 19:4

    ma egli s'inoltrò nel deserto una giornata di cammino, andò a sedersi sotto una ginestra, ed espresse il desiderio di morire, dicendo: "Basta! Prendi ora, Eterno, l'anima mia, poiché io non valgo meglio de' miei padri!"

  • 1 Re 19:5

    Poi si coricò, e si addormentò sotto la ginestra; quand'ecco che un angelo lo toccò, e gli disse: "Alzati e mangia".

  • 1 Re 19:6

    Egli guardò, e vide presso il suo capo una focaccia cotta su delle pietre calde, e una brocca d'acqua. Egli mangiò e bevve, poi si coricò di nuovo.

  • 1 Re 19:7

    E l'angelo dell'Eterno tornò la seconda volta, lo toccò, e disse: "Alzati e mangia, poiché il cammino è troppo lungo per te".

  • 1 Re 19:8

    Egli s'alzò, mangiò e bevve; e per la forza che quel cibo gli dette, camminò quaranta giorni e quaranta notti fino a Horeb, il monte di Dio.

  • 1 Re 19:9

    E quivi entrò in una spelonca, e vi passò la notte. Ed ecco, gli fu rivolta la parola dell'Eterno, in questi termini: "Che fai tu qui, Elia?"

  • 1 Re 19:10

    Egli rispose: "Io sono stato mosso da una gran gelosia per l'Eterno, per l'Iddio degli eserciti, perché i figliuoli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, han demolito i tuoi altari, e hanno ucciso colla spada i tuoi profeti; son rimasto io solo, e cercano di togliermi la vita".

  • 1 Re 19:11

    Iddio gli disse: "Esci fuori e fermati sul monte, dinanzi all'Eterno". Ed ecco passava l'Eterno. Un vento forte, impetuoso, schiantava i monti e spezzava le rocce dinanzi all'Eterno, ma l'Eterno non era nel vento. E, dopo il vento, un terremoto; ma l'Eterno non era nel terremoto.

  • 1 Re 19:12

    E, dopo il terremoto, un fuoco; ma l'Eterno non era nel fuoco. E, dopo il fuoco, un suono dolce e sommesso.

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