• 1 Re 2:12

    E Salomone si assise sul trono di Davide suo padre, e il suo regno fu saldamente stabilito.

  • 1 Re 2:13

    Or Adonija, figliuolo di Hagghith, venne da Bath-Sceba, madre di Salomone. Questa gli disse: "Vieni tu con intenzioni pacifiche?" Egli rispose: "Sì, pacifiche".

  • 1 Re 2:14

    Poi aggiunse: "Ho da dirti una parola". Quella rispose: "Di' pure".

  • 1 Re 2:15

    Ed egli disse: "Tu sai che il regno mi apparteneva, e che tutto Israele mi considerava come suo futuro re; ma il regno è stato trasferito e fatto passare a mio fratello, perché glielo ha dato l'Eterno.

  • 1 Re 2:16

    Or dunque io ti domando una cosa; non me la rifiutare". Ella rispose: "Di' pure".

  • 1 Re 2:17

    Ed egli disse: "Ti prego, di' al re Salomone, il quale nulla ti negherà, che mi dia Abishag la Sunamita per moglie".

  • 1 Re 2:18

    Bath-Sceba rispose: "Sta bene, parlerò al re in tuo favore".

  • 1 Re 2:19

    Bath-Sceba dunque si recò dal re Salomone per parlargli in favore di Adonija. Il re si alzò per andarle incontro, le s'inchinò, poi si pose a sedere sul suo trono, e fece mettere un altro trono per sua madre, la quale si assise alla sua destra.

  • 1 Re 2:20

    Ella gli disse: "Ho una piccola cosa da chiederti; non me la negare". Il re rispose: "Chiedila pure, madre mia; io non te la negherò".

  • 1 Re 2:21

    Ed ella: "Diasi Abishag la Sunamita al tuo fratello Adonija per moglie".

  • 1 Re 2:22

    Il re Salomone, rispondendo a sua madre, disse: "E perché chiedi tu Abishag la Sunamita per Adonija? Chiedi piuttosto il regno per lui, giacché egli è mio fratello maggiore; chiedilo per lui, per il sacerdote Abiathar e per Joab, figliuolo di Tseruia!"

  • 1 Re 2:23

    Allora il re Salomone giurò per l'Eterno, dicendo: "Iddio mi tratti con tutto il suo rigore, se Adonija non ha proferito questa parola a costo della sua vita!

  • 1 Re 2:24

    Ed ora, com'è vero che vive l'Eterno, il quale m'ha stabilito, m'ha fatto sedere sul trono di Davide mio padre, e m'ha fondato una casa come avea promesso, oggi Adonija sarà messo a morte!"

  • 1 Re 2:25

    E il re Salomone mandò Benaia, figliuolo di Jehoiada il quale s'avventò addosso ad Adonija sì che morì.

  • 1 Re 2:26

    Poi il re disse al sacerdote Abiathar: "Vattene ad Anatoth, nelle tue terre, poiché tu meriti la morte; ma io non ti farò morire oggi, perché portasti davanti a Davide mio padre l'arca del Signore, dell'Eterno, e perché partecipasti a tutte le sofferenze di mio padre".

  • 1 Re 2:27

    Così Salomone depose Abiathar dalle funzioni di sacerdote dell'Eterno, adempiendo così la parola che l'Eterno avea pronunziata contro la casa di Eli a Sciloh.

  • 1 Re 2:28

    E la notizia ne giunse a Joab, il quale avea seguito il partito di Adonija, benché non avesse seguito quello di Absalom. Egli si rifugiò nel tabernacolo dell'Eterno, e impugnò i corni dell'altare.

  • 1 Re 2:29

    E fu detto al re Salomone: "Joab s'è rifugiato nel tabernacolo dell'Eterno, e sta presso l'altare". Allora alomone mandò Benaia, figliuolo di Jehoiada, dicendogli: "Va', avventati contro di lui!"

  • 1 Re 2:30

    Benaia entrò nel tabernacolo dell'Eterno, e disse a Joab: "Così dice il re: Vieni fuori!" Quegli rispose: No! voglio morir qui!" E Benaia riferì la cosa al re, dicendo: "Così ha parlato Joab e così m'ha risposto".

  • 1 Re 2:31

    E il re gli disse: "Fa' com'egli ha detto; avventati contro di lui e seppelliscilo; così toglierai d'addosso a me ed alla casa di mio padre il sangue che Joab sparse senza motivo.

  • 1 Re 2:32

    E l'Eterno farà ricadere sul capo di lui il sangue ch'egli sparse, quando s'avventò contro due uomini più giusti e migliori di lui, e li uccise di spada, senza che Davide mio padre ne sapesse nulla: Abner, figliuolo di Ner, capitano dell'esercito d'Israele, e Amasa, figliuolo di Jether, capitano dell'esercito di Giuda.

  • 1 Re 2:33

    Il loro sangue ricadrà sul capo di Joab e sul capo della sua progenie in perpetuo, ma vi sarà pace per sempre, da parte dell'Eterno, per Davide, per la sua progenie, per la sua casa e per il suo trono".

  • 1 Re 2:34

    Allora Benaia, figliuolo di Jehoiada, salì, s'avventò contro a lui e lo mise a morte; e Joab fu sepolto in casa sua nel deserto.

  • 1 Re 2:35

    E in vece sua il re fece capo dell'esercito Benaia, figliuolo di Jehoiada, e mise il sacerdote Tsadok al osto di Abiathar.

  • 1 Re 2:36

    Poi il re mandò a chiamare Scimei e gli disse: "Costruisciti una casa in Gerusalemme, prendivi dimora, e non ne uscire per andare qua o là;

  • 1 Re 2:37

    poiché il giorno che ne uscirai e passerai il torrente Kidron, sappi per certo che morrai; il tuo sangue ricadrà sul tuo capo".

  • 1 Re 2:38

    Scimei rispose al re: "Sta bene; il tuo servo farà come il re mio signore ha detto". E Scimei dimorò lungo tempo a Gerusalemme.

  • 1 Re 2:39

    Di lì a tre anni avvenne che due servi di Scimei fuggirono presso Akis, figliuolo di Maaca, re di Gath. La cosa fu riferita a Scimei, e gli fu detto: "Ecco i tuoi servi sono a Gath".

  • 1 Re 2:40

    E Scimei si levò, sellò il suo asino, e andò a Gath, da Akis, in cerca dei suoi servi; andò, e rimenò via da Gath i suoi servi.

  • 1 Re 2:41

    E fu riferito a Salomone che Scimei era andato da Gerusalemme a Gath, ed era tornato.

  • 1 Re 2:42

    Il re mandò a chiamare Scimei, e gli disse: "Non t'avevo io fatto giurare per l'Eterno, e non t'avevo solennemente avvertito, dicendoti: Sappi per certo che il giorno che uscirai per andar qua o là, morrai? E non mi rispondesti tu: La parola che ho udita sta bene?

  • 1 Re 2:43

    E perché dunque non hai mantenuto il giuramento fatto all'Eterno e non hai osservato il comandamento che t'avevo dato?"

  • 1 Re 2:44

    Il re disse inoltre a Scimei: "Tu sai tutto il male che facesti a Davide mio padre; il tuo cuore n'è consapevole; ora l'Eterno fa ricadere sul tuo capo la tua malvagità;

  • 1 Re 2:45

    ma il re Salomone sarà benedetto e il trono di Davide sarà reso stabile in perpetuo dinanzi all'Eterno".

  • 1 Re 2:46

    E il re diede i suoi ordini a Benaia, figliuolo di Jehoiada, il quale uscì, s'avventò contro Scimei, che morì. Così rimase saldo il regno nelle mani di Salomone.

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