• 1 Re 2:28

    E la notizia ne giunse a Joab, il quale avea seguito il partito di Adonija, benché non avesse seguito quello di Absalom. Egli si rifugiò nel tabernacolo dell'Eterno, e impugnò i corni dell'altare.

  • 1 Re 2:29

    E fu detto al re Salomone: "Joab s'è rifugiato nel tabernacolo dell'Eterno, e sta presso l'altare". Allora alomone mandò Benaia, figliuolo di Jehoiada, dicendogli: "Va', avventati contro di lui!"

  • 1 Re 2:30

    Benaia entrò nel tabernacolo dell'Eterno, e disse a Joab: "Così dice il re: Vieni fuori!" Quegli rispose: No! voglio morir qui!" E Benaia riferì la cosa al re, dicendo: "Così ha parlato Joab e così m'ha risposto".

  • 1 Re 2:31

    E il re gli disse: "Fa' com'egli ha detto; avventati contro di lui e seppelliscilo; così toglierai d'addosso a me ed alla casa di mio padre il sangue che Joab sparse senza motivo.

  • 1 Re 2:32

    E l'Eterno farà ricadere sul capo di lui il sangue ch'egli sparse, quando s'avventò contro due uomini più giusti e migliori di lui, e li uccise di spada, senza che Davide mio padre ne sapesse nulla: Abner, figliuolo di Ner, capitano dell'esercito d'Israele, e Amasa, figliuolo di Jether, capitano dell'esercito di Giuda.

  • 1 Re 2:33

    Il loro sangue ricadrà sul capo di Joab e sul capo della sua progenie in perpetuo, ma vi sarà pace per sempre, da parte dell'Eterno, per Davide, per la sua progenie, per la sua casa e per il suo trono".

  • 1 Re 2:34

    Allora Benaia, figliuolo di Jehoiada, salì, s'avventò contro a lui e lo mise a morte; e Joab fu sepolto in casa sua nel deserto.

  • 1 Re 2:35

    E in vece sua il re fece capo dell'esercito Benaia, figliuolo di Jehoiada, e mise il sacerdote Tsadok al osto di Abiathar.

  • 1 Re 2:36

    Poi il re mandò a chiamare Scimei e gli disse: "Costruisciti una casa in Gerusalemme, prendivi dimora, e non ne uscire per andare qua o là;

  • 1 Re 2:37

    poiché il giorno che ne uscirai e passerai il torrente Kidron, sappi per certo che morrai; il tuo sangue ricadrà sul tuo capo".

  • 1 Re 2:38

    Scimei rispose al re: "Sta bene; il tuo servo farà come il re mio signore ha detto". E Scimei dimorò lungo tempo a Gerusalemme.

  • 1 Re 2:39

    Di lì a tre anni avvenne che due servi di Scimei fuggirono presso Akis, figliuolo di Maaca, re di Gath. La cosa fu riferita a Scimei, e gli fu detto: "Ecco i tuoi servi sono a Gath".

  • 1 Re 2:40

    E Scimei si levò, sellò il suo asino, e andò a Gath, da Akis, in cerca dei suoi servi; andò, e rimenò via da Gath i suoi servi.

  • 1 Re 2:41

    E fu riferito a Salomone che Scimei era andato da Gerusalemme a Gath, ed era tornato.

  • 1 Re 2:42

    Il re mandò a chiamare Scimei, e gli disse: "Non t'avevo io fatto giurare per l'Eterno, e non t'avevo solennemente avvertito, dicendoti: Sappi per certo che il giorno che uscirai per andar qua o là, morrai? E non mi rispondesti tu: La parola che ho udita sta bene?

  • 1 Re 2:43

    E perché dunque non hai mantenuto il giuramento fatto all'Eterno e non hai osservato il comandamento che t'avevo dato?"

  • 1 Re 2:44

    Il re disse inoltre a Scimei: "Tu sai tutto il male che facesti a Davide mio padre; il tuo cuore n'è consapevole; ora l'Eterno fa ricadere sul tuo capo la tua malvagità;

  • 1 Re 2:45

    ma il re Salomone sarà benedetto e il trono di Davide sarà reso stabile in perpetuo dinanzi all'Eterno".

  • 1 Re 2:46

    E il re diede i suoi ordini a Benaia, figliuolo di Jehoiada, il quale uscì, s'avventò contro Scimei, che morì. Così rimase saldo il regno nelle mani di Salomone.

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