Commento, spiegazione e studio di 1 Re 2:41-46, verso per verso
E fu riferito a Salomone che Scimei era andato da Gerusalemme a Gath, ed era tornato.
Il re mandò a chiamare Scimei, e gli disse: "Non t'avevo io fatto giurare per l'Eterno, e non t'avevo solennemente avvertito, dicendoti: Sappi per certo che il giorno che uscirai per andar qua o là, morrai? E non mi rispondesti tu: La parola che ho udita sta bene?
E perché dunque non hai mantenuto il giuramento fatto all'Eterno e non hai osservato il comandamento che t'avevo dato?"
Il re disse inoltre a Scimei: "Tu sai tutto il male che facesti a Davide mio padre; il tuo cuore n'è consapevole; ora l'Eterno fa ricadere sul tuo capo la tua malvagità;
ma il re Salomone sarà benedetto e il trono di Davide sarà reso stabile in perpetuo dinanzi all'Eterno".
E il re diede i suoi ordini a Benaia, figliuolo di Jehoiada, il quale uscì, s'avventò contro Scimei, che morì. Così rimase saldo il regno nelle mani di Salomone.