Commento, spiegazione e studio di 1 Re 21:12-18, verso per verso
Bandirono il digiuno, e fecero sedere Naboth davanti al popolo;
i due scellerati, vennero a metterglisi a fronte; e questi scellerati deposero così contro di lui, dinanzi al popolo: "Naboth ha maledetto Iddio ed il re". Per la qual cosa lo menarono fuori della città, lo lapidarono, sì ch'egli morì.
Poi mandarono a dire a Izebel: "Naboth è stato lapidato ed è morto".
Quando Izebel ebbe udito che Naboth era stato lapidato ed era morto, disse ad Achab: "Lèvati, prendi possesso della vigna di Naboth d'Izreel, ch'egli rifiutò di darti per danaro; giacché Naboth non vive più, è morto".
E come Achab ebbe udito che Naboth era morto, si levò per scendere alla vigna di Naboth d'Izreel, e prenderne possesso.
Allora la parola dell'Eterno fu rivolta ad Elia, il Tishbita, in questi termini:
"Lèvati, scendi incontro ad Achab, re d'Israele, che sta in Samaria; ecco, egli è nella vigna di Naboth, dov'è sceso per prenderne possesso.