Commento, spiegazione e studio di 1 Re 3:16-22, verso per verso
Allora due meretrici vennero a presentarsi davanti al re.
Una delle due disse: "Permetti, Signor mio! Io e questa donna abitavamo nella medesima casa, e io partorii nella camera dov'ella pure stava.
E il terzo giorno dopo che ebbi partorito io, questa donna partorì anch'ella; noi stavamo insieme, e non v'era da noi alcun estraneo; non c'eravamo che noi due in casa.
Ora, la notte passata, il bimbo di questa donna morì, perch'ella gli s'era coricata addosso.
Ed essa, alzatasi nel cuor della notte, prese il mio figliuolo d'accanto a me, mentre la tua serva dormiva, e lo pose a giacere sul suo seno, e sul mio seno pose il suo figliuolo morto.
E quando m'alzai la mattina per far poppare il mio figlio, ecco ch'era morto; ma, mirandolo meglio a giorno chiaro, m'accorsi che non era il mio figlio ch'io avea partorito".
L'altra donna disse: "No, il vivo è il figliuolo mio, e il morto è il tuo". Ma la prima replicò: "No, invece, il morto è il figliuolo tuo, e il vivo è il mio". Così altercavano in presenza del re.