Commento, spiegazione e studio di 1 Re 6:14-23, verso per verso
Quando Salomone ebbe finito di costruire la casa,
ne rivestì le pareti interne di tavole di cedro, dal pavimento sino alla travatura del tetto; rivestì così di legno l'interno, e coperse il pavimento della casa di tavole di cipresso.
Rivestì di tavole di cedro uno spazio di venti cubiti in fondo alla casa, dal pavimento al soffitto; e riserbò quello spazio interno per farne un santuario, il luogo santissimo.
I quaranta cubiti sul davanti formavano la casa, vale a dire il tempio.
Il legno di cedro, nell'interno della casa, presentava delle sculture di colloquintide e di fiori sbocciati; utto era di cedro, non si vedeva pietra.
Salomone stabilì il santuario nell'interno, in fondo alla casa, per collocarvi l'arca del patto dell'Eterno.
Il santuario avea venti cubiti di lunghezza, venti cubiti di larghezza, e venti cubiti d'altezza. Salomone lo ricoprì d'oro finissimo; e davanti al santuario fece un altare di legno di cedro e lo ricoprì d'oro.
Salomone ricoprì d'oro finissimo l'interno della casa, e fece passare un velo per mezzo di catenelle d'oro davanti al santuario, che ricoprì d'oro.
Ricoprì d'oro tutta la casa, tutta quanta la casa, e ricoprì pur d'oro tutto l'altare che apparteneva al santuario.
E fece nel santuario due cherubini di legno d'ulivo, dell'altezza di dieci cubiti ciascuno.