Commento, spiegazione e studio di 1 Re 6:25-35, verso per verso
Il secondo cherubino era parimente di dieci cubiti; ambedue i cherubini erano delle stesse dimensioni e della stessa forma.
L'altezza dell'uno dei cherubini era di dieci cubiti, e tale era l'altezza dell'altro.
E Salomone pose i cherubini in mezzo alla casa, nell'interno. I cherubini aveano le ali spiegate, in guisa che l'ala del primo toccava una delle pareti, e l'ala del secondo toccava l'altra parete; le altre ali si toccavano l'una l'altra con le punte, in mezzo alla casa.
Salomone ricoprì d'oro i cherubini.
E fece ornare tutte le pareti della casa, all'intorno, tanto all'interno quanto all'esterno, di sculture di cherubini, di palme e di fiori sbocciati.
E, tanto nella parte interiore quanto nella esteriore, ricoprì d'oro il pavimento della casa.
All'ingresso del santuario fece una porta a due battenti, di legno d'ulivo; la sua inquadratura, con gli stipiti, occupava la quinta parte della parete.
I due battenti erano di legno d'ulivo. Egli vi fece scolpire dei cherubini, delle palme e dei fiori sbocciati, e li ricoprì d'oro, stendendo l'oro sui cherubini e sulle palme.
Fece pure, per la porta del tempio, degli stipiti di legno d'ulivo, che occupavano il quarto della larghezza del muro,
e due battenti di legno di cipresso; ciascun battente si componeva di due pezzi mobili.
Salomone vi fece scolpire dei cherubini, delle palme e de' fiori sbocciati e li ricoprì d'oro, che distese esattamente sulle sculture.