Commento, spiegazione e studio di 1 Re 8:22-26, verso per verso
Poi Salomone si pose davanti all'altare dell'Eterno, in presenza di tutta la raunanza d'Israele, stese le mani verso il cielo,
e disse: "O Eterno, Dio d'Israele! Non v'è Dio che sia simile a te né lassù in cielo, né quaggiù in terra! Tu mantieni il patto e la misericordia verso i tuoi servi che camminano in tua presenza con tutto il cuor loro.
Tu hai mantenuta la promessa da te fatta al tuo servo Davide, mio padre; e ciò che dichiarasti con la tua propria bocca, la tua mano oggi l'adempie.
Ora dunque, o Eterno, Dio d'Israele, mantieni al tuo servo Davide, mio padre, la promessa che gli facesti, dicendo: Non ti mancherà mai qualcuno che segga nel mio cospetto sul trono d'Israele, purché i tuoi figliuoli veglino sulla loro condotta, e camminino in mia presenza, come tu hai camminato.
Or dunque, o Dio d'Israele, s'avveri la parola che dicesti al tuo servo Davide mio padre!