Commento, spiegazione e studio di 1 Samuele 11:6-13, verso per verso
E com'egli ebbe udite quelle parole, lo spirito di Dio investi Saul, che s'infiammò d'ira;
e prese un paio di buoi, li tagliò a pezzi, che mandò, per mano dei messi, per tutto il territorio d'Israele, dicendo: "Così saranno trattati i buoi di chi non seguirà Saul e Samuele. Il terrore dell'Eterno s'impadronì del popolo, e partirono come se fossero stati un uomo solo.
Saul li passò in rassegna a Bezek, ed erano trecentomila figliuoli d'Israele e trentamila uomini di iuda.
E dissero a que' messi ch'eran venuti: "Dite così a quei di Iabes di Galaad: Domani, quando il sole sarà in tutto il suo calore, sarete liberati". E i messi andarono a riferire queste parole a quei di Iabes, i quali si rallegrarono.
E quei di Iabes dissero agli Ammoniti: "Domani verrem da voi, e farete di noi tutto quello che vi parrà".
Il giorno seguente, Saul divise il popolo in tre schiere, che penetrarono nel campo degli Ammoniti in su la vigilia del mattino, e li batterono fino alle ore calde del giorno. Quelli che scamparono furon dispersi in guisa che non ne rimasero due assieme.
Il popolo disse a Samuele: "Chi è che diceva: Saul regnerà egli su noi? Dateci quegli uomini e li metteremo a morte".
Ma Saul rispose: "Nessuno sarà messo a morte in questo giorno, perché oggi l'Eterno ha operato una liberazione in Israele".