Commento, spiegazione e studio di 1 Samuele 13:15-23, verso per verso
Poi Samuele si levò e salì da Ghilgal a Ghibea di Beniamino, e Saul fece la rassegna del popolo che si trovava con lui; eran circa seicento uomini.
Or Saul, Gionathan suo figliuolo, e la gente che si trovava con essi occupavano Ghibea di Beniamino, mentre i Filistei erano accampati a Micmas.
Dal campo de' Filistei uscirono dei guastatori divisi in tre schiere: una prese la via d'Ofra, verso il paese di Shual;
l'altra prese la via di Beth-Horon; la terza prese la via della frontiera che guarda la valle di Tseboim, verso il deserto.
Or in tutto il paese d'Israele non si trovava un fabbro; poiché i Filistei aveano detto: "Vediamo che gli brei non si facciano spade o lance".
E tutti gl'Israeliti scendevano dai Filistei per farsi aguzzare chi il suo vomero, chi la sua zappa, chi la sua scure, chi la sua vanga.
E il prezzo dell'arrotatura era di un pim per le vanghe, per le zappe, per i tridenti, per le scuri e per aggiustare i pungoli.
Così avvenne che il dì della battaglia non si trovava in mano a tutta la gente, ch'era con Saul e con ionathan, né spada né lancia; non se ne trovava che in man di Saul e di Gionathan suo figliuolo.
E la guarnigione dei Filistei uscì ad occupare il passo di Micmas.