Commento, spiegazione e studio di 1 Samuele 14:6-16, verso per verso
Gionathan disse al suo giovane scudiero: "Vieni, andiamo verso la guarnigione di questi incirconcisi; orse l'Eterno agirà per noi, poiché nulla può impedire all'Eterno di salvare con molta o con poca gente".
Il suo scudiero gli rispose: "Fa, tutto quello che ti sta nel cuore; va' pure; ecco, io son teco dove il cuor ti mena".
Allora Gionathan disse: "Ecco, noi andremo verso quella gente, e ci mostreremo a loro.
Se ci dicono: Fermatevi finché veniam da voi, ci fermeremo al nostro posto, e non saliremo fino a loro;
ma se ci dicono: Venite su da noi, saliremo, perché l'Eterno li avrà dati nelle nostre mani. Questo ci servirà di segno".
Così si mostrarono ambedue alla guarnigione de' Filistei; e i Filistei dissero: "Ecco gli Ebrei che escon dalle grotte dove s'eran nascosti!"
E gli uomini della guarnigione, rivolgendosi a Gionathan e al suo scudiero, dissero: "Venite su da noi, e vi faremo saper qualcosa". Gionathan disse al suo scudiero: "Sali dietro a me, poiché l'Eterno li ha dati nelle mani d'Israele".
Gionathan salì, arrampicandosi con le mani e coi piedi, seguito dal suo scudiero. E i Filistei caddero dinanzi a Gionathan; e lo scudiero dietro a lui dava loro la morte.
In questa prima disfatta, inflitta da Gionathan e dal suo scudiero, caddero circa venti uomini, sullo spazio di circa la metà di un iugero di terra.
E lo spavento si sparse nell'accampamento, nella campagna e fra tutto il popolo; la guarnigione e i guastatori furono anch'essi spaventati; il paese tremò; fu uno spavento di Dio.
Le sentinelle di Saul a Ghibea di Beniamino guardarono ed ecco che la moltitudine si sbandava e fuggiva di qua e di là.