Commento, spiegazione e studio di 1 Samuele 17:1-24, verso per verso
Or i Filistei misero insieme i loro eserciti per combattere, si radunarono a Soco, che appartiene a iuda, e si accamparono fra Soco e Azeka, a Efes-Dammim.
Saul e gli uomini d'Israele si radunarono anch'essi, si accamparono nella valle dei terebinti, e si schierarono in battaglia contro ai Filistei.
I Filistei stavano sul monte da una parte, e Israele stava sul monte dall'altra parte; e fra loro c'era la valle.
Or dal campo de' Filistei uscì come campione un guerriero per nome Goliath, di Gath, alto sei cubiti e un palmo.
Aveva in testa un elmo di rame, era vestito d'una corazza a squame il cui peso era di cinquemila sicli di rame,
portava delle gambiere di rame e, sospeso dietro le spalle, un giavellotto di rame.
L'asta della sua lancia era come un subbio di tessitore; la punta della lancia pesava seicento sicli di ferro, e colui che portava la sua targa lo precedeva.
Egli dunque si fermò; e, vòlto alle schiere d'Israele, gridò: "Perché uscite a schierarvi in battaglia? Non sono io il Filisteo, e voi de' servi di Saul? Scegliete uno fra voi, e scenda contro a me.
S'egli potrà lottare con me ed uccidermi, noi sarem vostri servi; ma se io sarò vincitore e l'ucciderò, voi arete nostri sudditi e ci servirete".
E il Filisteo aggiunse: "Io lancio oggi questa sfida a disonore delle schiere d'Israele: Datemi un uomo, e ci batteremo!"
Quando Saul e tutto Israele udirono queste parole del Filisteo, rimasero sbigottiti e presi da gran paura.
Or Davide era figliuolo di quell'Efrateo di Bethlehem di Giuda, per nome Isai, che aveva otto figliuoli e che, al tempo di Saul, era vecchio, molto innanzi nell'età.
I tre figliuoli maggiori d'Isai erano andati alla guerra con Saul; e i tre figliuoli ch'erano andati alla guerra, si chiamavano: Eliab, il primogenito; Abinadab il secondo, e Shamma il terzo.
Davide era il più giovine; e quando i tre maggiori ebbero seguito Saul,
Davide si partì da Saul, e tornò a Bethlehem a pascolar le pecore di suo padre.
E il Filisteo si faceva avanti la mattina e la sera, e si presentò così per quaranta giorni.
Or Isai disse a Davide, suo figliuolo: "Prendi per i tuoi fratelli quest'efa di grano arrostito e questi dieci pani, e portali presto al campo ai tuoi fratelli.
Porta anche queste dieci caciole al capitano del loro migliaio; vedi se i tuoi fratelli stanno bene, e riportami da loro un qualche contrassegno.
Saul ed essi con tutti gli uomini d'Israele sono nella valle dei terebinti a combattere contro i Filistei".
L'indomani Davide s'alzò di buon mattino, lasciò le pecore a un guardiano, prese il suo carico, e partì come Isai gli aveva ordinato; e come giunse al parco dei carri, l'esercito usciva per schierarsi in battaglia e alzava gridi di guerra.
Israeliti e Filistei s'erano schierati, esercito contro esercito.
Davide, lasciate in mano del guardiano de' bagagli le cose che portava, corse alla linea di battaglia; e, giuntovi, chiese ai suoi fratelli come stavano.
Or mentr'egli parlava con loro, ecco avanzarsi di tra le file de' Filistei quel campione, quel Filisteo di ath, di nome Goliath, e ripetere le solite parole; e Davide le udì.
E tutti gli uomini d'Israele, alla vista di quell'uomo, fuggiron d'innanzi a lui, presi da gran paura.