Commento, spiegazione e studio di 1 Samuele 18:17-25, verso per verso
Saul disse a Davide: "Ecco Merab, la mia figliuola maggiore; io te la darò per moglie; solo siimi valente, e combatti le battaglie dell'Eterno". Or Saul diceva tra sé: "Non sia la mia mano che lo colpisca, ma sia la mano de' Filistei".
Ma Davide rispose a Saul: "Chi son io, che è la vita mia, e che è la famiglia di mio padre in Israele, ch'io abbia ad essere genero del re?"
Or avvenne che, quando Merab figliuola di Saul doveva esser data a Davide, fu invece sposata ad driel di Mehola.
Ma Mical, figliuola di Saul, amava Davide; lo riferirono a Saul, e la cosa gli piacque.
E Saul disse: "Gliela darò, perché sia per lui un'insidia ed egli cada sotto la mano de' Filistei". Saul dunque disse a Davide: "Oggi, per la seconda volta, tu puoi diventar mio genero".
Poi Saul diede quest'ordine ai suoi servitori: "Parlate in confidenza a Davide, e ditegli: Ecco, tu sei in grazia del re, e tutti i suoi servi ti amano, diventa dunque genero del re".
I servi di Saul ridissero queste parole a Davide. Ma Davide replicò: "Sembra a voi cosa lieve il diventar genero del re? E io son povero e di basso stato".
I servi riferirono a Saul: "Davide ha risposto così e così".
E Saul disse: "Dite così a Davide: Il re non domanda dote; ma domanda cento prepuzi di Filistei, per trar vendetta de' suoi nemici". Or Saul aveva in animo di far cader Davide nelle mani de' Filistei.