Commento, spiegazione e studio di 1 Samuele 25:24-44, verso per verso
Poi, gettandosi ai suoi piedi, disse: "O mio signore, la colpa e mia! Deh, lascia che la tua serva parli in tua presenza, e tu ascolta le parole della tua serva!
Te ne prego, signor mio, non far caso di quell'uomo da nulla ch'è Nabal; poiché egli è quel che dice il suo nome; si chiama Nabal, e in lui non c'è che stoltezza; ma io, la tua serva, non vidi i giovani mandati dal mio signore.
Or dunque, signor mio, com'è vero che vive l'Eterno e che l'anima tua vive, l'Eterno t'ha impedito di spargere il sangue e di farti giustizia con le tue proprie mani. Ed ora, i tuoi nemici e quelli che voglion fare del male al mio signore siano come Nabal!
E adesso, ecco questo regalo che la tua serva reca al mio signore; sia dato ai giovani che seguono il mio signore.
Deh, perdona il fallo della tua serva; poiché per certo l'Eterno renderà stabile la casa del mio signore, giacché il mio signore combatte le battaglie dell'Eterno, e in tutto il tempo della tua vita non s'è trovata malvagità in te.
E se mai sorgesse alcuno a perseguitarti e ad attentare alla tua vita, l'anima del mio signore sarà custodita nello scrigno della vita presso l'Eterno, ch'è il tuo Dio; ma l'anima de' tuoi nemici l'Eterno la lancerà via, come dalla rete d'una frombola.
E quando l'Eterno avrà fatto al mio signore tutto il bene che t'ha promesso e t'avrà stabilito come capo sopra Israele,
il mio signore non avrà questo dolore e questo rimorso d'avere sparso del sangue senza motivo e d'essersi fatto giustizia da sé. E quando l'Eterno avrà fatto del bene al mio signore, ricordati della tua serva".
E Davide disse ad Abigail: "Sia benedetto l'Eterno, l'Iddio d'Israele, che t'ha oggi mandata incontro a me!
E sia benedetto il tuo senno, e benedetta sii tu che m'hai oggi impedito di spargere del sangue e di farmi giustizia con le mie proprie mani!
Poiché certo, com'è vero che vive l'Eterno, l'Iddio d'Israele, che m'ha impedito di farti del male, se tu non ti fossi affrettata a venirmi incontro, fra qui e lo spuntar del giorno a Nabal non sarebbe rimasto un sol uomo".
Davide quindi ricevé dalle mani di lei quello ch'essa avea portato, e le disse: "Risali in pace a casa tua; edi, io ho dato ascolto alla tua voce, e ho avuto riguardo a te".
Ed Abigail venne da Nabal; ed ecco ch'egli faceva banchetto in casa sua; banchetto da re. Nabal aveva il cuore allegro, perch'era ebbro fuor di modo; ond'ella non gli fece sapere alcuna cosa, piccola o grande, fino allo spuntar del giorno.
Ma la mattina, quando gli fu passata l'ebbrezza, la moglie raccontò a Nabal queste cose; allora gli si freddò il cuore, ed ei rimase come un sasso.
E circa dieci giorni dopo, l'Eterno colpì Nabal, ed egli morì.
Quando Davide seppe che Nabal era morto, disse: "Sia benedetto l'Eterno, che m'ha reso giustizia dell'oltraggio fattomi da Nabal, e ha preservato il suo servo dal far del male! La malvagità di Nabal, l'Eterno l'ha fatta ricadere sul capo di lui!" Poi Davide mandò da Abigail a proporle di diventar sua moglie.
E i servi di Davide vennero da Abigail a Carmel, e le parlarono così: "Davide ci ha mandati da te, erché vuol prenderti in moglie".
Allora ella si levò, si prostrò con la faccia a terra, e disse: "Ecco, la tua serva farà da schiava, per lavare i piedi ai servi del mio signore".
Poi Abigail si levò tosto, montò sopra un asino, e, seguìta da cinque fanciulle tenne dietro ai messi di avide, e divenne sua moglie.
Davide sposò anche Ahinoam di Izreel, e ambedue furono sue mogli.
Or Saul avea dato Mical sua figliuola, moglie di Davide, a Palti, figliuolo di Laish, che era di Gallim.