Commento, spiegazione e studio di 1 Samuele 6:10-20, verso per verso
Quelli dunque fecero così; presero due vacche che allattavano, le attaccarono al carro, e chiusero nella stalla i vitelli.
Poi misero sul carro l'arca dell'Eterno e la cassetta coi topi d'oro e le figure delle emorroidi.
Le vacche presero direttamente la via che mena a Beth-Scemesh; seguiron sempre la medesima strada, muggendo mentre andavano, e non piegarono né a destra né a sinistra. I principi dei Filistei tennero loro dietro, sino ai confini di Beth-Scemesh.
Ora quei di Beth-Scemesh mietevano il grano nella valle; e alzando gli occhi videro l'arca, e si rallegrarono vedendola.
Il carro, giunto al campo di Giosuè di Beth-Scemesh, vi si fermò. C'era quivi una gran pietra; essi spaccarono il legname del carro, e offrirono le vacche in olocausto all'Eterno.
I Leviti deposero l'arca dell'Eterno e la cassetta che le stava accanto e conteneva gli oggetti d'oro, e misero ogni cosa sulla gran pietra; e, in quello stesso giorno, quei di Beth-Scemesh offrirono olocausti e presentarono sacrifizi all'Eterno.
I cinque principi dei Filistei, veduto ciò, tornarono il medesimo giorno a Ekron.
Questo è il numero delle emorroidi d'oro che i Filistei presentarono all'Eterno come offerta di riparazione; una per Asdod, una per Gaza, una per Askalon, una per Gath, una per Ekron.
E de' topi d'oro ne offriron tanti quante erano le città dei Filistei appartenenti ai cinque principi, dalle città murate ai villaggi di campagna che si estendono fino alla gran pietra sulla quale fu posata l'arca dell'Eterno, e che sussiste anche al dì d'oggi nel campo di Giosuè, il Beth-scemita.
L'Eterno colpì que' di Beth-Scemesh, perché aveano portato gli sguardi sull'arca dell'Eterno; colpì settanta uomini del popolo. Il popolo fece cordoglio, perché l'Eterno l'avea colpito d'una gran piaga.
E quelli di Beth-Scemesh dissero: "Chi può sussistere in presenza dell'Eterno, di questo Dio santo? E a chi salirà l'arca, partendo da noi?".