Commento, spiegazione e studio di 1 Samuele 9:6-13, verso per verso
Il servo gli disse: "Ecco, v'è in questa città un uomo di Dio, ch'è tenuto in grande onore; tutto quello ch'egli dice, succede sicuramente; andiamoci; forse egli c'indicherà la via che dobbiamo seguire".
E Saul disse al suo servo: "Ma, ecco, se v'andiamo, che porteremo noi all'uomo di Dio? Poiché non ci son più provvisioni nei nostri sacchi, e non abbiamo alcun presente da offrire all'uomo di Dio. Che abbiamo con noi?"
Il servo replicò a Saul, dicendo: "Ecco, io mi trovo in possesso del quarto d'un siclo d'argento; lo darò all'uomo di Dio, ed egli c'indicherà la via.
(Anticamente, in Israele, quand'uno andava a consultare Iddio, diceva: "Venite, andiamo dal eggente!" poiché colui che oggi si chiama Profeta, anticamente si chiamava Veggente).
E Saul disse al suo servo: "Dici bene; vieni, andiamo". E andarono alla città dove stava l'uomo di Dio.
Mentre facevano la salita che mena alla città, trovarono delle fanciulle che uscivano ad attingere acqua, e chiesero loro: "E' qui il veggente?"
Quelle risposer loro, dicendo: "Sì, c'è; è là dove sei diretto; ma va' presto, giacché è venuto oggi in città, perché oggi il popolo fa un sacrifizio sull'alto luogo.
Quando sarete entrati in città, lo troverete di certo, prima ch'egli salga all'alto luogo a mangiare. Il opolo non mangerà prima ch'egli sia giunto, perché è lui che deve benedire il sacrifizio; dopo di che, i convitati mangeranno. Or dunque salite, perché proprio ora lo troverete".