Commento, spiegazione e studio di 2 Corinzi 11:2-10, verso per verso
Poiché io son geloso di voi d'una gelosia di Dio, perché v'ho fidanzati ad un unico sposo, per presentarvi come una casta vergine a Cristo.
Ma temo che come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti siano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purità rispetto a Cristo.
Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno Spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un Vangelo diverso da quello che avete accettato, voi ben lo sopportate!
Ora io stimo di non essere stato in nulla da meno di cotesti sommi apostoli.
Che se pur sono rozzo nel parlare, tale non sono nella conoscenza; e l'abbiamo dimostrato fra voi, per ogni rispetto e in ogni cosa.
Ho io commesso peccato quando, abbassando me stesso perché voi foste innalzati, v'ho annunziato l'evangelo di Dio gratuitamente?
Ho spogliato altre chiese, prendendo da loro uno stipendio, per poter servir voi;
e quando, durante il mio soggiorno fra voi, mi trovai nel bisogno, non fui d'aggravio a nessuno, perché i fratelli, venuti dalla Macedonia, supplirono al mio bisogno; e in ogni cosa mi sono astenuto e m'asterrò ancora dall'esservi d'aggravio.
Com'è vero che la verità di Cristo è in me, questo vanto non mi sarà tolto nelle contrade dell'Acaia.