Commento, spiegazione e studio di 2 Corinzi 5:11-19, verso per verso
Sapendo dunque il timor che si deve avere del Signore, noi persuadiamo gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che nelle vostre coscienze anche voi ci conoscete.
Noi non ci raccomandiamo di nuovo a voi, ma vi diamo l'occasione di gloriarvi di noi, affinché abbiate di che rispondere a quelli che si gloriano di ciò che è apparenza e non di ciò che è nel cuore.
Perché, se siamo fuor di senno, lo siamo a gloria di Dio e se siamo di buon senno lo siamo per voi;
poiché l'amore di Cristo ci costringe; perché siamo giunti a questa conclusione: che uno solo morì per tutti, quindi tutti morirono;
e ch'egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per loro stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro.
Talché, da ora in poi, noi non conosciamo più alcuno secondo la carne; e se anche abbiam conosciuto risto secondo la carne, ora però non lo conosciamo più così.
Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, son diventate nuove.
E tutto questo vien da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ha dato a noi il ministerio della riconciliazione;
in quanto che Iddio riconciliava con sé il mondo in Cristo non imputando agli uomini i loro falli, e ha posta in noi la parola della riconciliazione.