Commento, spiegazione e studio di 2 Corinzi 5:8-20, verso per verso
ma siamo pieni di fiducia e abbiamo molto più caro di partire dal corpo e d'abitare col Signore.
Ed è perciò che ci studiamo d'essergli grati, sia che abitiamo nel corpo, sia che ne partiamo.
Poiché dobbiamo tutti comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione della cose fatte quand'era nel corpo, secondo quel che avrà operato, o bene, o male.
Sapendo dunque il timor che si deve avere del Signore, noi persuadiamo gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che nelle vostre coscienze anche voi ci conoscete.
Noi non ci raccomandiamo di nuovo a voi, ma vi diamo l'occasione di gloriarvi di noi, affinché abbiate di che rispondere a quelli che si gloriano di ciò che è apparenza e non di ciò che è nel cuore.
Perché, se siamo fuor di senno, lo siamo a gloria di Dio e se siamo di buon senno lo siamo per voi;
poiché l'amore di Cristo ci costringe; perché siamo giunti a questa conclusione: che uno solo morì per tutti, quindi tutti morirono;
e ch'egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per loro stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro.
Talché, da ora in poi, noi non conosciamo più alcuno secondo la carne; e se anche abbiam conosciuto risto secondo la carne, ora però non lo conosciamo più così.
Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, son diventate nuove.
E tutto questo vien da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ha dato a noi il ministerio della riconciliazione;
in quanto che Iddio riconciliava con sé il mondo in Cristo non imputando agli uomini i loro falli, e ha posta in noi la parola della riconciliazione.
Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: Siate riconciliati con Dio.