Commento, spiegazione e studio di 2 Corinzi 7:9-16, verso per verso
ora mi rallegro, non perché siete stati contristati, ma perché siete stati contristati a ravvedimento; oiché siete stati contristati secondo Iddio, onde non aveste a ricevere alcun danno da noi.
Poiché, la tristezza secondo Dio produce un ravvedimento che mena alla salvezza, e del quale non c'è mai da pentirsi; ma la tristezza del mondo produce la morte.
Infatti, questo essere stati contristati secondo Iddio, vedete quanta premura ha prodotto in voi! Anzi, quanta giustificazione, quanto sdegno, quanto timore, quanta bramosia, quanto zelo, qual punizione! In ogni maniera avete dimostrato d'esser puri in quest'affare.
Sebbene dunque io v'abbia scritto, non è a motivo di chi ha fatto l'ingiuria né a motivo di chi l'ha patita, ma perché la premura che avete per noi fosse manifestata presso di voi nel cospetto di Dio.
Perciò siamo stati consolati; e oltre a questa nostra consolazione ci siamo più che mai rallegrati per l'allegrezza di Tito, perché il suo spirito è stato ricreato da voi tutti.
Che se mi sono in qualcosa gloriato di voi con lui, non sono stato confuso; ma come v'abbiam detto in ogni cosa la verità, così anche il nostro vanto di voi con Tito è risultato verità.
Ed egli vi ama più che mai svisceratamente, quando si ricorda dell'ubbidienza di voi tutti, e come l'avete ricevuto con timore e tremore.
Io mi rallegro che in ogni cosa posso aver fiducia in voi.