Commento, spiegazione e studio di 2 Cronache 1:1-9, verso per verso
Salomone, figliuolo di Davide, si stabilì saldamente nel suo regno; l'Eterno, il suo Dio, fu con lui e lo elevò a somma grandezza.
Salomone parlò a tutto Israele, ai capi delle migliaia e delle centinaia, ai giudici, a tutti i principi capi delle case patriarcali di tutto Israele;
ed egli, con tutta la raunanza, si recò all'alto luogo, ch'era a Gabaon; quivi, infatti, si trovava la tenda di convegno di Dio, che Mosè, servo dell'Eterno, avea fatta nel deserto.
Quanto all'arca di Dio, Davide l'avea trasportata da Kiriath-Jearim al luogo ch'ei le avea preparato; oiché egli avea rizzata per lei una tenda a Gerusalemme;
e l'altare di rame, fatto da Betsaleel, figliuolo d'Uri, figliuolo di Hur, si trovava anch'esso a Gabaon, davanti al tabernacolo dell'Eterno. Salomone e l'assemblea vennero a ricercarvi l'Eterno.
E quivi, sull'altare di rame ch'era davanti alla tenda di convegno, Salomone offerse in presenza dell'Eterno mille olocausti.
In quella notte, Iddio apparve a Salomone, e gli disse: "Chiedi quello che vuoi ch'io ti dia".
Salomone rispose a Dio: "Tu hai trattato con gran benevolenza Davide, mio padre, e hai fatto regnar me in luogo suo.
Ora, o Eterno Iddio, si avveri la promessa che hai fatta a Davide mio padre, poiché tu m'hai fatto re di un popolo numeroso come la polvere della terra!