Commento, spiegazione e studio di 2 Cronache 12:5-8, verso per verso
E il profeta Scemaia si recò da Roboamo e dai capi di Giuda, che s'erano raccolti in Gerusalemme all'avvicinarsi di Scishak, e disse loro: "Così dice l'Eterno: Voi avete abbandonato me, quindi anch'io ho abbandonato voi nelle mani di Scishak".
Allora i principi d'Israele e il re si umiliarono, e dissero: "L'Eterno è giusto".
E quando l'Eterno vide che s'erano umiliati, la parola dell'Eterno fu così rivolta a Scemaia: "Essi si sono umiliati; io non li distruggerò, ma concederò loro fra poco un mezzo di scampo, e la mia ira non si rovescerà su Gerusalemme per mezzo di Scishak.
Nondimeno gli saranno soggetti, e impareranno la differenza che v'è tra il servire a me e il servire ai regni degli altri paesi".