Commento, spiegazione e studio di 2 Cronache 25:14-20, verso per verso
E Amatsia, tornato che fu dalla sconfitta degl'Idumei, si fece portare gli dèi de' figliuoli di Seir, li stabilì come suoi dèi, si prostrò dinanzi ad essi, e bruciò de' profumi in loro onore.
Per il che l'Eterno s'accese d'ira contro Amatsia, e gli mandò un profeta per dirgli: "Perché hai tu cercato gli dèi di questo popolo, che non hanno liberato il popolo loro dalla tua mano?"
E mentr'egli parlava al re, questi gli disse: "T'abbiam noi forse fatto consigliere del re? Vattene! Perché vorresti essere ucciso?" Allora il profeta se ne andò, dicendo: "Io so che Dio ha deciso di distruggerti, perché hai fatto questo, e non hai dato ascolto al mio consiglio".
Allora Amatsia, re di Giuda, dopo aver preso consiglio, inviò de' messi a Joas, figliuolo di Joachaz, figliuolo di Jehu, re d'Israele, per dirgli: "Vieni, mettiamoci a faccia a faccia!"
E Joas, re d'Israele, fece dire ad Amatsia, re di Giuda: "Lo spino del Libano mandò a dire al cedro del Libano: Da' la tua figliuola per moglie al mio figliuolo. Ma le bestie selvagge del Libano passarono, e calpestarono lo spino.
Tu hai detto: Ecco, io ho sconfitto gl'Idumei! E il tuo cuore, reso orgoglioso, t'ha portato a gloriarti. Stattene a casa tua. Perché impegnarti in una disgraziata impresa che menerebbe alla ruina te e Giuda con te?"
Ma Amatsia non gli volle dar retta; perché la cosa era diretta da Dio affinché fossero dati in man del nemico, perché avean cercato gli dèi di Edom.