Commento, spiegazione e studio di 2 Cronache 28:16-25, verso per verso
In quel tempo, il re Achaz mandò a chieder soccorso ai re d'Assiria.
Or gli Edomiti eran venuti di nuovo, aveano sconfitto Giuda e menati via de' prigionieri.
I Filistei pure aveano invaso le città della pianura e del mezzogiorno di Giuda, e avean preso Beth-Scemesh, Ajalon, Ghederoth, Soco e le città che ne dipendevano, Timnah e le città che ne dipendevano, Ghimzo e le città che ne dipendevano, e vi s'erano stabiliti.
Poiché l'Eterno aveva umiliato Giuda a motivo di Achaz, re d'Israele, perché avea rotto ogni freno in iuda, e avea commesso ogni sorta d'infedeltà contro l'Eterno.
E Tilgath-Pilneser, re d'Assiria, mosse contro di lui, lo ridusse alle strette, e non lo sostenne affatto.
Poiché Achaz avea spogliato la casa dell'Eterno, la casa del re e dei capi, e avea dato tutto al re d'Assiria; ma a nulla gli era giovato.
E nel tempo in cui si trovava alle strette, questo medesimo re Achaz continuò più che mai a commettere delle infedeltà contro l'Eterno.
Offrì dei sacrifizi agli dèi di Damasco, che l'aveano sconfitto, e disse: "Giacché gli dèi dei re di Siria aiutan quelli, io offrirò loro de' sacrifizi ed aiuteranno anche me". Ma furono invece la rovina di lui e di tutto Israele.
Achaz radunò gli utensili della casa di Dio, fece a pezzi gli utensili della casa di Dio, chiuse le porte della casa dell'Eterno, si fece degli altari a tutte le cantonate di Gerusalemme,
e stabilì degli alti luoghi in ognuna delle città di Giuda per offrire dei profumi ad altri dèi. Così provocò ad ira l'Eterno, l'Iddio de' suoi padri.