Commento, spiegazione e studio di 2 Cronache 3:7-14, verso per verso
Rivestì pure d'oro la casa, le travi, gli stipiti, le pareti e le porte; e sulle pareti fece dei cherubini d'intaglio.
E costruì il luogo santissimo. Esso avea venti cubiti di lunghezza, corrispondenti alla larghezza della casa, e venti cubiti di larghezza. Lo ricoprì d'oro finissimo, del valore di seicento talenti;
e il peso dell'oro per i chiodi ascendeva a cinquanta sicli. Rivestì anche d'oro le camere superiori.
Nel luogo santissimo fece scolpire due statue di cherubini, che furono ricoperti d'oro.
Le ali dei cherubini aveano venti cubiti di lunghezza. L'ala del primo, lunga cinque cubiti, toccava la parete della casa; l'altra ala, pure di cinque cubiti, toccava l'ala del secondo cherubino.
L'ala del secondo cherubino, lunga cinque cubiti, toccava la parete della casa; l'altra ala, pure di cinque cubiti, arrivava all'ala dell'altro cherubino.
Le ali di questi cherubini, spiegate, misuravano venti cubiti. Essi stavano ritti in piè, e aveano le facce vòlte verso la sala.
E fece il velo di filo violaceo, porporino, scarlatto e di bisso, e vi fece ricamare dei cherubini.