Commento, spiegazione e studio di 2 Cronache 32:17-19, verso per verso
Sennacherib scrisse pure delle lettere, insultando l'Eterno, l'Iddio d'Israele, e parlano contro di lui, in questi termini: "Come gli dèi delle nazioni degli altri paesi non han potuto liberare i loro popoli dalla mia mano, così neanche l'Iddio d'Ezechia potrà liberare dalla mia mano il popolo suo".
I servi di Sennacherib gridarono ad alta voce, in lingua giudaica, rivolgendosi al popolo di erusalemme che stava sulle mura, per spaventarlo e atterrirlo, e potersi così impadronire della città.
E parlarono dell'Iddio di Gerusalemme come degli dèi dei popoli della terra, che sono opera di mano d'uomo.