Commento, spiegazione e studio di 2 Cronache 35:8-14, verso per verso
E i suoi principi fecero anch'essi un dono spontaneo al popolo, ai sacerdoti ed ai Leviti. Hilkia, Zaccaria e Jehiel, conduttori della casa di Dio, dettero ai sacerdoti per i sacrifizi della Pasqua, duemila seicento capi di minuto bestiame e trecento buoi.
Conania, Scemaia e Nethaneel suoi fratelli, e Hashabia, Jeiel e Jozabad, capi dei Leviti, dettero ai eviti, per i sacrifizi della Pasqua, cinquemila capi di minuto bestiame e cinquecento buoi.
Così, il servizio essendo preparato, sacerdoti si misero al loro posto; e così pure i Leviti, secondo le loro classi conformemente all'ordine del re.
Poi fu immolata la Pasqua; i sacerdoti sparsero il sangue ricevuto dalle mani dei Leviti, e questi scorticarono le vittime.
E i Leviti misero da parte quello che doveva essere arso, per darlo ai figliuoli del popolo, secondo i rami delle case paterne, perché l'offrissero all'Eterno, secondo ch'è scritto nel libro di Mosè. E lo stesso fecero per i buoi.
Poi arrostirono le vittime pasquali sul fuoco, secondo ch'è prescritto; ma le altre vivande consacrate le cossero in pignatte, in caldaie ed in pentole, e s'affrettarono a portarle a tutti i figliuoli del popolo.
Poi prepararono la Pasqua per sé stessi e per i sacerdoti, perché i sacerdoti, figliuoli d'Aaronne, furono occupati fino alla notte a mettere sull'altare ciò che doveva esser arso, e i grassi; perciò i Leviti fecero i preparativi per sé stessi e per i sacerdoti, figliuoli d'Aaronne.