Commento, spiegazione e studio di 2 Cronache 8:7-18, verso per verso
Di tutta la popolazione ch'era rimasta degli Hittei, degli Amorei, dei Ferezei, degli Hivvei e dei ebusei, che non erano d'Israele,
vale a dire dei loro discendenti ch'eran rimasti dopo di loro nel paese e che gl'Israeliti non aveano distrutti, Salomone fece tanti servi per le comandate; e tali son rimasti fino al dì d'oggi.
Ma de' figliuoli d'Israele Salomone non impiegò alcuno come servo per i suoi lavori; essi furono la sua gente di guerra, capi de' suoi condottieri e comandanti dei suoi carri e dei suoi cavalieri.
I capi preposti al popolo dal re Salomone e incaricati di sorvegliarlo, erano in numero di duecentocinquanta.
Or Salomone fece salire la figliuola di Faraone dalla città di Davide alla casa ch'egli le avea fatto costruire; perché disse: "La moglie mia non abiterà nella casa di Davide re d'Israele, perché i luoghi dov'è entrata l'arca dell'Eterno son santi".
Allora Salomone offrì degli olocausti all'Eterno sull'altare dell'Eterno, ch'egli avea costruito davanti al portico;
offriva quello che bisognava offrire, secondo l'ordine di Mosè, ogni giorno, nei sabati, nei noviluni, e nelle feste solenni, tre volte all'anno: alla festa degli azzimi, alla festa delle settimane e alla festa delle capanne.
E stabilì nelle loro funzioni, come le avea regolate Davide suo padre, le classi dei sacerdoti, i Leviti nella loro incombenza di celebrare l'Eterno e fare il servizio in presenza de' sacerdoti giorno per giorno, e i portinai, a ciascuna porta, secondo le loro classi; poiché così aveva ordinato Davide, l'uomo di Dio.
E non si deviò in nulla dagli ordini che il re avea dato circa i sacerdoti e i Leviti come pure relativamente ai tesori.
Così fu condotta tutta l'opera di Salomone dal giorno in cui fu fondata la casa dell'Eterno, fino a quando fu terminata. La casa dell'Eterno ebbe il suo perfetto compimento.
Allora Salomone partì per Etsion-Gheber e per Eloth, sulla riva del mare, nel paese di Edom.
E Huram, per mezzo della sua gente, gli mandò delle navi e degli uomini che conoscevano il mare; i quali andaron con la gente di Salomone ad Ofir, vi presero quattrocentocinquanta talenti d'oro, e li portarono al re Salomone.