Commento, spiegazione e studio di 2 Re 10:15-23, verso per verso
Partitosi di là, trovò Jehonadab, figliuolo di Recab, che gli veniva incontro; lo salutò, e gli disse: "Il tuo cuore è egli retto verso il mio, come il mio verso il tuo?" Jehonadab rispose: "Lo è". "Se è così," disse Jehu, "dammi la mano". Jehonadab gli dette la mano; Jehu se lo fe' salire vicino sul carro, e gli disse:
"Vieni meco, e vedrai il mio zelo per l'Eterno!" e lo menò via nel suo carro.
E, giunto che fu a Samaria, Jehu colpì tutti quelli che rimanevano della casa di Achab a Samaria, finché l'ebbe distrutta, secondo la parola che l'Eterno avea pronunziata per mezzo di Elia.
Poi Jehu radunò tutto il popolo, e gli parlò così: "Achab ha servito un poco Baal; Jehu lo servirà di molto.
Or convocate presso di me tutti i profeti di Baal, tutti i suoi servi, tutti i suoi sacerdoti; che non ne manchi uno! poiché voglio fare un gran sacrifizio a Baal; chi mancherà non vivrà". Ma Jehu faceva questo con astuzia, per distruggere gli adoratori di Baal.
E disse: "Bandite una festa solenne in onore di Baal!" E la festa fu bandita.
Jehu inviò dei messi per tutto Israele; e tutti gli adoratori di Baal vennero, e neppur uno vi fu che mancasse di venire; entrarono nel tempio di Baal, e il tempio di Baal fu ripieno da un capo all'altro.
E Jehu disse a colui che avea in custodia le vestimenta: "Metti fuori le vesti per tutti gli adoratori di aal". E quegli mise loro fuori le vesti.
Allora Jehu, con Jehonadab, figliuolo di Recab, entrò nel tempio di Baal, e disse agli adoratori di Baal: Cercate bene, e guardate che non ci sia qui con voi alcun servo dell'Eterno, ma ci sian soltanto degli adoratori di Baal".