Commento, spiegazione e studio di 2 Re 11:4-12, verso per verso
Il settimo anno, Jehoiada mandò a chiamare i capi-centurie delle guardie del corpo e dei soldati, e li fece venire a sé nella casa dell'Eterno; fermò un patto con essi, fece loro prestar giuramento nella casa dell'Eterno, e mostrò loro il figliuolo del re.
Poi diede loro i suoi ordini, dicendo: "Ecco quello che voi farete: un terzo di quelli tra voi che entrano in servizio il giorno del sabato, starà di guardia alla casa del re;
un altro terzo starà alla porta di Sur, e un altro terzo starà alla porta ch'è dietro alla caserma dei soldati. E farete la guardia alla casa, impedendo a tutti l'ingresso.
E le altre due parti di voi, tutti quelli cioè che escon di servizio il giorno del sabato, staranno di guardia alla casa dell'Eterno, intorno al re.
E circonderete bene il re, ognuno con le armi alla mano; e chiunque cercherà di penetrare nelle vostre file, sia messo a morte; e voi starete col re, quando uscirà e quando entrerà".
I capi-centurie eseguirono tutti gli ordini dati dal sacerdote Jehoiada; ognun d'essi prese i suoi uomini: quelli che entravano in servizio il giorno del sabato, e quelli che uscivan di servizio il giorno del sabato; e si recarono dal sacerdote Jehoiada.
E il sacerdote diede ai capi-centurie le lance e gli scudi che avevano appartenuto al re Davide, e che erano nella casa dell'Eterno.
I soldati, con le armi alla mano, presero posto dall'angolo meridionale della casa, fino all'angolo ettentrionale della casa, fra l'altare e l'edifizio, in modo da proteggere il re da tutte le parti.
Allora il sacerdote menò fuori il figliuolo del re, e gli pose in testa il diadema, e gli consegnò la legge. E lo proclamarono re, lo unsero, e, battendo le mani, esclamarono: "Viva il re!"