• 2 Re 16:8

    E Achaz prese l'argento e l'oro che si poté trovare nella casa dell'Eterno e nei tesori della casa reale, e li mandò in dono al re degli Assiri.

  • 2 Re 16:9

    Il re d'Assiria gli diè ascolto; salì contro Damasco, la prese, ne menò gli abitanti in cattività a Kir, e fece morire Retsin.

  • 2 Re 16:10

    E il re Achaz andò a Damasco, incontro a Tiglath-Pileser, re d'Assiria; e avendo veduto l'altare ch'era a Damasco, il re Achaz mandò al sacerdote Uria il disegno e il modello di quell'altare, in tutti i suoi particolari.

  • 2 Re 16:11

    E il sacerdote Uria costruì un altare, esattamente secondo il modello che il re Achaz gli avea mandato da Damasco; e il sacerdote Uria lo costruì prima del ritorno del re Achaz da Damasco.

  • 2 Re 16:12

    Al suo ritorno da Damasco, il re vide l'altare, vi s'accostò, vi salì,

  • 2 Re 16:13

    vi fece arder sopra il suo olocausto e la sua offerta, vi versò la sua libazione, e vi sparse il sangue dei suoi sacrifizi di azioni di grazie.

  • 2 Re 16:14

    L'altare di rame, ch'era dinanzi all'Eterno, perché non fosse fra il nuovo altare e la casa dell'Eterno, lo pose allato al nuovo altare, verso settentrione.

  • 2 Re 16:15

    E il re Achaz diede quest'ordine al sacerdote Uria: "Fa' fumare sull'altar grande l'olocausto del mattino e l'oblazione della sera, l'olocausto del re e la sua oblazione, gli olocausti di tutto il popolo del paese e le sue oblazioni; versavi le loro libazioni, e spandivi tutto il sangue degli olocausti e tutto il sangue dei sacrifizi; quanto all'altare di rame toccherà a me a pensarvi".

  • 2 Re 16:16

    E il sacerdote Uria fece tutto quello che il re Achaz gli avea comandato.

  • 2 Re 16:17

    Il re Achaz spezzò anche i riquadri delle basi, e ne tolse le conche che v'eran sopra; trasse giù il mare di su i buoi di rame che lo reggevano, e lo posò sopra un pavimento di pietra.

  • 2 Re 16:18

    Mutò pure, nella casa dell'Eterno, a motivo del re d'Assiria, il portico del sabato ch'era stato edificato nella casa, e l'ingresso esterno riserbato al re.

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