Commento, spiegazione e studio di 2 Re 18:4-8, verso per verso
Soppresse gli alti luoghi, frantumò le statue, abbatté l'idolo d'Astarte, e fece a pezzi il serpente di rame che Mosè avea fatto; perché i figliuoli d'Israele gli aveano fino a quel tempo offerto profumi; ei lo chiamò Nehushtan.
Egli ripose la sua fiducia nell'Eterno, nell'Iddio d'Israele; e fra tutti i re di Giuda che vennero dopo di lui o che lo precedettero non ve ne fu alcuno simile a lui.
Si tenne unito all'Eterno, non cessò di seguirlo, e osservò i comandamenti che l'Eterno avea dati Mosè.
E l'Eterno fu con Ezechia, che riusciva in tutte le sue imprese. Si ribellò al re d'Assiria, e non gli fu più oggetto;
sconfisse i Filistei fino a Gaza, e ne devastò il territorio, dalle torri dei guardiani alle città fortificate.