Commento, spiegazione e studio di 2 Re 19:10-19, verso per verso
"Direte così ad Ezechia, re di Giuda: Il tuo Dio, nel quale confidi, non t'inganni dicendo: Gerusalemme non sarà data nelle mani del re d'Assiria.
Ecco, tu hai udito quello che i re d'Assiria hanno fatto a tutti i paesi, e come li hanno distrutti; e tu scamperesti?
Gli dèi delle nazioni che i miei padri distrussero, gli dèi di Gozan, di Haran, di Retsef, dei figliuoli di den ch'erano a Telassar, valsero eglino a liberarle?
Dov'è il re di Hamath, il re d'Arpad, e il re della città di Sefarvaim, di Hena e d'Ivva?"
Ezechia, ricevuta la lettera per le mani dei messi, la lesse; poi salì alla casa dell'Eterno, e la spiegò davanti all'Eterno;
e davanti all'Eterno pregò in questo modo: "O Eterno, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini, tu, tu solo sei l'Iddio di tutti i regni della terra; tu hai fatti i cieli e la terra.
O Eterno, porgi l'orecchio tuo, e ascolta! o Eterno, apri gli occhi tuoi, e guarda! Ascolta le parole di ennacherib, che ha mandato quest'uomo per insultare l'Iddio vivente!
E' vero, o Eterno: i re d'Assiria hanno desolato le nazioni e i loro paesi,
e han gettati nel fuoco i loro dèi; perché quelli non erano dèi; erano opera delle mani degli uomini; ran legno e pietra; ed essi li hanno distrutti.
Ma ora, o Eterno, o Dio nostro, salvaci, te ne supplico, dalle mani di costui, affinché tutti i regni della terra conoscano che tu solo, o Eterno, sei Dio!"