Commento, spiegazione e studio di 2 Re 24:10-17, verso per verso
In quel tempo, i servi di Nebucadnetsar, re di Babilonia, salirono contro Gerusalemme, e la città fu cinta d'assedio.
E Nebucadnetsar, re di Babilonia, giunse davanti alla città mentre la sua gente la stava assediando.
Allora Joiakin, re di Giuda, si recò dal re di Babilonia, con sua madre, i suoi servi, i suoi capi ed i suoi eunuchi. E il re di Babilonia lo fece prigioniero, l'ottavo anno del suo regno.
E, come l'Eterno avea predetto, portò via di là tutti i tesori della casa dell'Eterno e i tesori della casa del re, e spezzò tutti gli utensili d'oro che Salomone, re d'Israele, avea fatti per il tempio dell'Eterno.
E menò in cattività tutta Gerusalemme, tutti i capi, tutti gli uomini valorosi, in numero di diecimila prigioni, e tutti i legnaiuoli e i fabbri; non vi rimase che la parte più povera della popolazione del paese.
E deportò Joiakin a Babilonia; e menò in cattività da Gerusalemme a Babilonia la madre del re, le mogli del re, gli eunuchi di lui,
i magnati del paese, tutti i guerrieri, in numero di settemila, i legnaiuoli e i fabbri, in numero di mille, tutta gente valorosa e atta alla guerra. Il re di Babilonia li menò in cattività a Babilonia.
E il re di Babilonia fece re, in luogo di Joiakin, Mattania, zio di lui, al quale mutò il nome in quello di edekia.