Commento, spiegazione e studio di 2 Re 24:6-15, verso per verso
Joiakim s'addormentò coi suoi padri, e Joiakin, suo figliuolo, regnò in luogo suo.
Or il re d'Egitto, non uscì più dal suo paese, perché il re di Babilonia avea preso tutto quello che era stato del re d'Egitto, dal torrente d'Egitto al fiume Eufrate.
Joiakin avea diciotto anni quando cominciò a regnare, e regnò a Gerusalemme tre mesi. Sua madre si chiamava Nehushta, figliuola di Elnathan da Gerusalemme.
Egli fece ciò ch'è male agli occhi dell'Eterno, in tutto e per tutto come avea fatto suo padre.
In quel tempo, i servi di Nebucadnetsar, re di Babilonia, salirono contro Gerusalemme, e la città fu cinta d'assedio.
E Nebucadnetsar, re di Babilonia, giunse davanti alla città mentre la sua gente la stava assediando.
Allora Joiakin, re di Giuda, si recò dal re di Babilonia, con sua madre, i suoi servi, i suoi capi ed i suoi eunuchi. E il re di Babilonia lo fece prigioniero, l'ottavo anno del suo regno.
E, come l'Eterno avea predetto, portò via di là tutti i tesori della casa dell'Eterno e i tesori della casa del re, e spezzò tutti gli utensili d'oro che Salomone, re d'Israele, avea fatti per il tempio dell'Eterno.
E menò in cattività tutta Gerusalemme, tutti i capi, tutti gli uomini valorosi, in numero di diecimila prigioni, e tutti i legnaiuoli e i fabbri; non vi rimase che la parte più povera della popolazione del paese.
E deportò Joiakin a Babilonia; e menò in cattività da Gerusalemme a Babilonia la madre del re, le mogli del re, gli eunuchi di lui,