Commento, spiegazione e studio di 2 Samuele 14:1-8, verso per verso
Or Joab, figliuolo di Tseruia, avvedutosi che il cuore del re si piegava verso Absalom, mandò a Tekoa,
e ne fece venire una donna accorta, alla quale disse: "Fingi d'essere in lutto: mettiti una veste da lutto, non ti ungere con olio, e sii come una donna che pianga da molto tempo un morto;
poi entra presso il re, e parlagli così e così". E Joab le mise in bocca le parole da dire.
La donna di Tekoa andò dunque a parlare al re, si gettò con la faccia a terra, si prostrò, e disse: "O re, aiutami!"
Il re le disse: "Che hai?" Ed ella rispose: "Pur troppo, io sono una vedova; mio marito è morto.
La tua serva aveva due figliuoli, i quali vennero tra di loro a contesa alla campagna; e, come non v'era chi li separasse, l'uno colpì l'altro, e l'uccise.
Ed ecco che tutta la famiglia è insorta contro la tua serva, dicendo: Consegnaci colui che ha ucciso il fratello, affinché lo facciam morire per vendicare il fratello ch'egli ha ucciso, e per sterminare così anche l'erede. In questo modo spegneranno il tizzo che m'è rimasto, e non lasceranno a mio marito né nome né discendenza sulla faccia della terra".
Il re disse alla donna: "Vattene a casa tua: io darò degli ordini a tuo riguardo".