Commento, spiegazione e studio di 2 Samuele 14:18-24, verso per verso
Il re rispose e disse alla donna: "Ti prego, non celarmi quello ch'io ti domanderò". La donna disse: Parli pure il re, mio signore".
E il re: "Joab non t'ha egli dato mano in tutto questo?" La donna rispose: "Com'è vero che l'anima tua vive, o re mio signore, la cosa sta né più né meno come ha detto il re mio signore; difatti, il tuo servo Joab è colui che m'ha dato questi ordini, ed è lui che ha messe tutte queste parole in bocca alla tua serva.
Il tuo servo Joab ha fatto così per dare un altro aspetto all'affare di Absalom; ma il mio signore ha la saviezza d'un angelo di Dio e conosce tutto quello che avvien sulla terra".
Allora il re disse a Joab: "Ecco, voglio fare quello che hai chiesto; va' dunque, e fa' tornare il giovane bsalom".
Joab si gettò con la faccia a terra, si prostrò, benedisse il re, e disse: "Oggi il tuo servo riconosce che ha trovato grazia agli occhi tuoi, o re, mio signore; poiché il re ha fatto quel che il suo servo gli ha chiesto".
Joab dunque si levò, andò a Gheshur, e menò Absalom a Gerusalemme.
E il re disse: "Ch'ei si ritiri in casa sua e non vegga la mia faccia!" Così Absalom si ritirò in casa sua, e non vide la faccia del re.