Commento, spiegazione e studio di 2 Samuele 15:1-12, verso per verso
Or dopo queste cose, Absalom si procurò un cocchio, de' cavalli, e cinquanta uomini che correvano dinanzi a lui.
Absalom si levava la mattina presto, e si metteva da un lato della via che menava alle porte della città; e quando qualcuno, avendo un processo, si recava dal re per chieder giustizia, Absalom lo chiamava, e gli diceva: "Di qual città sei tu?" L'altro gli rispondeva: "Il tuo servo è di tale e tale tribù d'Israele".
Allora Absalom gli diceva: "Vedi, la tua causa e buona e giusta, ma non v'è chi sia delegato dal re per sentirti".
E Absalom aggiungeva: "Oh se facessero me giudice del paese! Chiunque avesse un processo o un affare verrebbe da me, e io gli farei giustizia".
E quando uno gli s'accostava per prostrarglisi dinanzi, ei gli porgeva la mano, l'abbracciava e lo baciava.
Absalom faceva così con tutti quelli d'Israele che venivano dal re per chieder giustizia; e in questo modo Absalom rubò il cuore alla gente d'Israele.
Or avvenne che, in capo a quattro anni Absalom disse al re: "Ti prego, lasciami andare ad Hebron a sciogliere un voto che feci all'Eterno.
Poiché, durante la sua dimora a Gheshur, in Siria, il tuo servo fece un voto, dicendo: Se l'Eterno mi riconduce a Gerusalemme, io servirò l'Eterno!"
Il re gli disse: "Va' in pace!" E quegli si levò e andò a Hebron.
Intanto Absalom mandò degli emissari per tutte le tribù d'Israele, a dire: "Quando udrete il suon della tromba, direte: Absalom è proclamato re a Hebron".
E con Absalom partirono da Gerusalemme duecento uomini, i quali, essendo stati invitati, partirono in tutta la loro semplicità, senza saper nulla.
Absalom, mentre offriva i sacrifizi, mandò a chiamare Ahitofel, il Ghilonita, consigliere di Davide, perché venisse dalla sua città di Ghilo. La congiura divenne potente, e il popolo andava vie più crescendo di numero attorno ad Absalom.